Ictus cerebrale: quali sono i campanelli d’allarme che possono salvarti la vita?
Fra le malattie neurologiche, l’ictus rappresenta la prima causa dell’invalidità e la seconda causa di morte, la prima riguarda le malattie cardiovascolari.
I dati degli ultimi mesi hanno rilevato che sono circa 180 mila gli italiani che vengono colpiti ogni anno da ictus emorragico o ictus ischemico.
Ecco perché è fondamentale comprendere a fondo che cos’è un ictus e quali sono i campanelli d’allarme.
Che cos’è un Ictus?
Comprendere nello specifico che cos’è un ictus è il modo più diretto di prevenirlo, perché è fra le malattie neurologiche più pericolose e frequenti.
L’ictus consiste in un’interruzione del flusso sanguigno verso il cervello a causa di un’occlusione delle arterie, in questo caso si parla di ictus ischemico, nel caso in cui si verificasse una rottura dell’arteria, il flusso diventerebbe incontrollato e causerebbe un ictus emorragico.
Quali sono le cause dell’ictus?
Quello che accade quando si verifica un ictus è un infarto che colpisce il cervello, per questo risulta particolarmente pericoloso, può provocare morte o disabilità e anche i tempi di recupero, nella maggior parte dei casi, potrebbero prolungarsi a lungo termine.
Le cause principali di un ictus sono dovute all’età (fattore non modificabile) ma anche a patologie pregresse e cattive abitudini (quest’ultime sono fattori modificabili).
Fra i fattori che contribuiscono a provocare un ictus c’è l’obesità, per questo è opportuno mantenere un regime alimentare corretto, l’ipertensione arteriosa, precedenti infarti al miocardio, l’ipercolesterolemia, la fibrillazione atriale. Oltre a un regime alimentare sano, bisogna evitare gli eccessi di alcol e fumo, elementi che contribuiscono pesantemente a nutrire un ictus.
Il metodo più efficace per prevenire un ictus e anticipare le sue mosse è quello di leggere bene i campanelli di allarme che segnalano ciò che sta avvenendo nell’organismo umano.
Ecco quali sono i primi sintomi che segnalano la probabilità di ictus nei pazienti.
• Improvvisa emicrania. Il mal di testa è uno dei campanelli d’allarme più semplici da individuare per l’ictus, la sofferenza nella zona cerebrale è dovuta proprio dall’ostruzione sanguigna e quindi questo sintomo non deve mai essere preso con leggerezza ma deve essere approfondito, soprattutto quando dura per diversi giorni e aumenta.
• Stato confusionale e vertigini. Nel caso di perdita di lucidità, sensazione di confusione e vertigini, bisogna stare attenti perché questi potrebbero rappresentare i campanelli d’allarme di un ictus.
• Sensazione di rigidità al collo e alla spalla. Questi sintomi sono indicativi soprattutto se non soffri di artrosi cervicale o sei obeso/a, quando non riesci a toccare con il mento il tuo petto e provi difficoltà a muovere la spalla, contatta subito un medico o rivolgiti a un centro specialistico per effettuare una diagnosi.
• Visibilità doppia, offuscata o confusa. Anche se si percepisce uno di questi disturbi a un solo occhio, rappresentano tutti degli indicatori chiari da non sottovalutare, che potrebbero essere soltanto la premessa per un ictus.
• Altri campanelli d’allarme per un ictus sono rappresentati dalla sensazione di torpore in una o più zone del corpo, come gambe, viso, paralisi delle gambe e braccia, sensazione di debolezza e spossatezza.
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• Face, ossia sorridere per assicurarsi che gli angoli della bocca siano simmetrici e uguali.
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• Arms, ossia sollevare le braccia per comprendere se c’è qualcosa che non funziona.
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• Speech, ossia parlare, ripetere una parola o una frase per comprendere se il linguaggio sia fluido.
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• Time, ossia chiamare in tempo l’assistenza medica se vengono riscontrati uno o più sintomi appena elencati.
Prevenire l’ictus attraverso controlli periodici è il miglior modo per distruggerlo
Non esitare a effettuare controlli in centri medici specialistici, per qualsiasi informazione, consigli e per prenotare la tua visita di controllo, Medical House è a tua completa disposizione: da sempre dalla parte dei pazienti per distruggere ogni tipo di malattia e prevenire la sua origine.