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5 consigli psicologici per affrontare la malattia nella quotidianità

Chi riceve una diagnosi di tumore deve avere la possibilità di ottenere le migliori cure accurate e aggiornate. Ma non bisogna mai sottovalutare l’importanza del supporto psicologico necessaria per affrontare i cambiamenti e la paura di ciò che ci si prepara ad affrontare. Ci sono alcuni aspetti, in particolare, della routine quotidiana che richiedono alcuni consigli per continuare ad avere una vita “normale”.

La presenza di un tumore cambia i pensieri, le prospettive e crea dubbi, incertezze sul futuro e anche sul presente. Ma ci sono alcuni consigli che possono aiutare ad affrontare la malattia in modo meno destabilizzante, vediamo quali sono.

Pensare positivo
Affrontare la malattia, soprattutto quando è grave, è molto importante mantenere il corretto approccio mentale. È necessario essere ottimisti in quanto pensare positivo aiuta il corpo a recepire meglio la terapia che si sta seguendo ottenendo un riscontro migliore. Non è sempre facile, ci sono momenti in cui lo sconforto e la depressione si fanno sentire, la stanchezza e la debolezza dell’organismo non sono d’aiuto. In questi periodi non bisogna vergognarsi a chiedere il supporto di un professionista, uno psicologo competente che sappia dare le giuste indicazioni cambiando punto di vista.

Attività fisica
Ci sono molti studi scientifici che mettono in evidenza come la regolare attività fisica possa aiutare ad alleviare la sensazione di mancanza di energia che è spesso presente quando si ha un tumore. Non serve fare sport in modo esagerato se non si è mai fatto prima, basta una passeggiata all’aria aperta, scegliere la bicicletta per recarsi a lavoro, occuparsi del giardino e della casa oppure portare a spasso il cane o andare in piscina. L’importante è muoversi, non bloccarsi sul divano tutto il giorno, restare attivi in modo da aumentare l’ossigenazione del sangue, facilitare le funzioni digestive e intestinali, migliorare l’umore e socializzare senza isolarsi.

Sessualità
Ci sono tanti pazienti che in seguito alla diagnosi di cancro e mentre seguono le terapie, non avvertono più il desiderio sessuale. La paura, la depressione, il dolore e la difficoltà di esprimere ciò che si prova rende impossibile pensare al sesso. Inoltre ci sono le preoccupazioni per il lavoro e di conseguenza per le finanze, un futuro incerto e l’ansia per la propria salute non sono certo concilianti con i rapporti sessuali. Ma anche le coccole tra fidanzati e coniugi sono importanti per mantenersi forti e positivi.

Ecco alcuni consigli utili e indicazioni che possono essere di aiuto per riprendere l’attività sessuale:

  • Parlare con il medico o lo psicologo esprimendo ogni dubbio e paura legata alla malattia e all’atto sessuale, il professionista fornirà tutte le indicazioni per avere rapporti sicuri.
  • Comunicare al partner le proprie sensazioni e difficoltà, sperimentando nuovi atteggiamenti ed emozioni.
  • I preliminari sono importanti e possono essere prolungati in modo da non stancarsi troppo durante l’atto sessuale e aumentando l’eccitazione con baci e carezze.
  • Se la donna avverte dolore o l’uomo non riesce a raggiungere l’erezione, non c’è nulla di cui vergognarsi basta trovare altri modi per raggiungere il piacere.

Alimentazione
Quando si ha un tumore e si seguono terapie specifiche come chemioterapia o radioterapia, ad esempio, l’organismo può subire variazioni dell’appetito. È fondamentale, però, continuare a nutrirsi in modo adeguato per non perdere forza ed energia. I trattamenti possono causare nausea, vomito, inappetenza, stitichezza o diarrea oltre a diverse infezioni delle mucose oppure dolori addominali. Una dieta bilanciata può aiutare a migliorare i sintomi, richiedere l’aiuto di un nutrizionista di Medical House potrebbe essere la giusta strada per affrontare questo difficile periodo in modo più semplice.

Animali
Avere un animale domestico in casa offre notevoli benefici per chi sta affrontando una malattia grave come è stato ampiamente dimostrato dalla scienza. Cani, cavalli, gatti ma anche conigli, criceti o pesci si sono spesso rivelati un supporto fondamentale per il malato donandogli affetto, divertimento e coccole.

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